Tetti verdi

Regole per la progettazione dei tetti verdi

Tetti verdi, aggiornamento norme UNI
Il tetto verde, finora poco utilizzato in Italia, potrebbe avere nuove chance: l’Uni ha aggiornato le norme che ne definiscono le regole per la progettazione e alcuni deputati presenteranno una proposta di legge che chiede la detrazione fiscale del 65%.
E’ noto come lo strato di terra e piante posto sul tetto aumenti in modo notevole l’isolamento termico degli edifici, limitando le dispersioni di calore verso l’esterno nel periodo invernale e riducendo il surriscaldamento nella stagione estiva (per maggiori informazioni sui tetti verdi, vedi i Riferimenti in basso).
La realizzazione di questo tipo di copertura rientra nella tradizione costruttiva dei paesi scandinavi e del nord europa, mentre in Italia è ancora poco diffuso. Con l’aggiornamento delle norme UNI e la proposta di legge che chiede di inserirli tra gli interventi di ristrutturazione edilizia agevolabili con le detrazioni fiscali, i tetti verdi potrebbero avere buone possibilità di diffusione anche nel nostro paese.
Aggiornamento delle norme UNI
Con il comunicato stampa di venerdì scorso, l’Ente di italiano di normazione (UNI) ha informato i professionisti che la commissione tecnica Prodotti, processi e sistemi per l’organismo edilizio ha pubblicato la norma UNI 11235:2015, che abroga e sostituisce la UNI 11235:2007.
La norma in questione definisce i criteri di progettazione, esecuzione, controllo e manutenzione di coperture continue a verde, in funzione delle particolari situazioni di contesto climatico, di contesto edilizio e di destinazione d’impiego. La norma è disponibile sul sito dell’UNI, sia in formato elettronico che in formato cartaceo.
La proposta di legge
La proposta di legge – firmata da Massimo De Rosa, deputato del Movimento Cinque Stelle e vicepresidente della Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera – intende intervenire sull’articolo 16-bis del TUIR (Testo unico delle imposte sui redditi), inserendo, dopo il comma 10, il seguente comma:
“Per le spese documentate, relative a interventi di progettazione, esecuzione e manutenzione di tetti verdi, sui tetti degli edifici di nuova realizzazione o soggetti ad interventi di riqualificazione energetica, laddove non vietato da normative di decoro urbano e storico, favorendo, inoltre, il ripristino e la conservazione della biodiversità, spetta una detrazione dall’imposta lorda per una quota pari al 65 per cento degli importi rimasti a carico del contribuente, fino ad un valore massimo di 15.000 euro, da ripartire in non meno di n° 2 quote annuali di pari importo”.
La proposta di legge quindi non chiede di inserire la copertura verde del tetto tra le detrazioni del 65% dedicate alla riqualificazione energetica degli edifici di prossima scadenza (31 dicembre 2015), ma di renderla strutturale, inserendola tra gli interventi di ristrutturazione edilizia e chiedendo una percentuale maggiore: il 65% anzichè l’attuale 50% riconosciuto fino al 31 dicembre 2015 e che – a meno di ulteriori proroghe – tornerà al 36% dal 1° gennaio 2016.

http://www.nextville.it/

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