Aria, Politica ambientale

Cambiamenti climatici

La riduzione dell’inquinamento atmosferico contribuisce alla lotta ai cambiamenti climatici
L’anidride carbonica può essere la causa principale del riscaldamento globale e del cambiamento climatico, ma non è l’unica. Molti altri composti in forma gassosa o di particolato, conosciuti come «forzanti climatiche», hanno un’influenza sulla quantità di energia solare (compreso il calore) chela Terratrattiene.

Per esempio, il metano è una forzante climatica molto potente, oltre ad essere un inquinante atmosferico legato ad attività agricole e strettamente associato alle produzioni zootecniche e al consumo di carne. Il particolato è un altro inquinante che incide sia sui cambiamenti climatici che sulla qualità dell’aria e, a seconda della sua composizione, può riscaldare o raffreddare il clima globale o locale. Ad esempio il nerofumo, uno dei componenti del particolato fine, risultato di una combustione incompleta di carburanti, assorbe le radiazioni solari e infrarosse nell’atmosfera e quindi induce un riscaldamento.

Misure volte a tagliare le emissioni di forzanti climatiche a breve tempo di vita, quali nerofumo, metano, ozono o precursori dell’ozono recano benefici sia alla salute umana sia al clima. I gas serra e gli inquinanti atmosferici hanno le stesse fonti di emissione. Ci sono quindi potenziali benefici, risparmi compresi, che possono essere ottenuti limitando le emissioni degli uni o degli altri.

Tuttavia, in passato sono state promosse alcune misure per esercitare effetti positivi, fra l’altro, sui cambiamenti climatici, le quali inaspettatamente hanno avuto ripercussioni negative sulla qualità dell’aria. Per esempio, molti paesi hanno incentivato l’uso dei veicoli diesel, ma si è scoperto che questi emettevano quantità elevate di inquinanti atmosferici. Analogamente, il fatto di promuovere la combustione del legno rinnovabile in alcune aree d’Europa ha purtroppo determinato alti livelli di particolato nell’aria locale. Dobbiamo fare tesoro di questi esempi e verificare che le conseguenze delle misure che decidiamo di mettere in atto vengano adeguatamente comprese e considerate.

Le relazioni tra cambiamenti climatici e qualità dell’aria non si limitano agli inquinanti comuni rilasciati nell’atmosfera dalle stesse fonti, i cambiamenti climatici possono anche aggravare i problemi correlati all’inquinamento atmosferico. In molte regioni del mondo si prevede che il cambiamento climatico influisca sulle condizioni atmosferiche locali, compresa la frequenza degli episodi di aria stagnante e ondate di calore. Una maggiore luce solare e temperature più elevate potrebbero non solo prolungare i periodi di tempo durante i quali i livelli di ozono sono elevati, ma anche aggravare ulteriormente i picchi di concentrazione dell’ozono. Questa non è certamente una buona notizia per alcune parti d’Europa, che stanno già assistendo a frequenti episodi caratterizzati da livelli eccessivi di ozono a livello del suolo…https://www.eea.europa.eu

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