Tetti verdi

Tetti verdi e giardini verticali, idee green per valorizzare gli edifici

Negli ultimi anni si sta diffondendo nelle città, sempre più calde a causa dell’intensiva cementificazione, la tendenza a recuperare e destinare a verde spazi vitali e poco utilizzati come i tetti degli edifici. L’utilizzo del verde sulle coperture degli edifici, o sulle pareti verticali, segue i principi della bioarchitettura che mirano a limitare l’impatto ambientale delle costruzioni.

Il tetto giardino, o tetto verde, è un sistema di copertura che prevede una superficie vegetale disposta lungo la copertura orizzontale superiore di edifici o ville, i giardini verticali sono pareti esterne agli edifici coltivate con vegetazione.
L’iniziale scetticismo nei confronti di questi sistemi e il timore di problemi di infiltrazioni o di umidità sono stati superati grazie alle innovazioni tecnologiche che oggi offrono notevoli vantaggi.

Tetto verde: i vantaggi
I tetti verdi sono un utile strumento per il risparmio energetico dell’abitazione in quanto migliorano l’isolamento termico della copertura, sia in inverno che in estate, e aiutano a regolare l’umidità dell’aria. Inoltre, riducono il fenomeno delle “isole di calore” delle città, migliorando il microclima cittadino e apportando un significativo vantaggio economico nella gestione energetica dell’edificio e nella gestione globale delle aree urbane.

Il tetto verde può svolgere anche l’importante funzione di regolare il deflusso delle acque piovane che la progressiva cementificazione del territorio ha ridotto, con conseguenti problemi alluvionali. Infatti tali coperture a giardino, in caso di forti e intense piogge, evitano l’intasamento delle reti fognarie.

Tra gli ulteriori vantaggi, il tetto giardino: filtra l’inquinamento urbano e riduce l’anidride carbonica, raffredda l’aria per evapotraspirazione di vapore acqueo, favorisce l’insediamento di ecosistemi animali, riduce la trasmissione dei rumori all’interno dell’edificio, riduce la velocità del vento, aumenta la resistenza termica della copertura, protegge dalle onde elettromegnetiche, protegge il manto impermeabile e ne prolunga la durata e, infine, migliora l’estetica del quartiere e valorizza l’edificio.

Tetti giardino: tipologia e stratigrafia
I sistemi di tetto giardino, utilizzati fin dai tempi di Nabucodonosor (basti pensare ai giardini pensili di Babilonia), si sono perfezionati nel corso degli ultimi anni, risolvendo definitivamente il problema delle infiltrazioni o dei danni al tetto che potevano procurare le radici; di conseguenza oggi la coltivazione di piante sulle superfici di copertura rimane soltanto un problema di scelta di materiali e di attento impiego delle tecniche di posa.

Un tetto giardino è composto generalmente dai seguenti strati che poggiano sul solaio di copertura:
– barriera al vapore, per evitare la formazione di condensa umidità;
– strato di isolante, per evitare dispersioni di calore;
– guaina impermeabile, per evitare infiltrazioni d’acqua nelle strutture portanti e negli ambienti sottostanti;
– membrana antiradice, per impedire alle radici di andare oltre e creare fessurazioni;
– elemento di accumulo e drenaggio acqua piovana;
– strato drenante, per immagazzinare acqua ed allontanare quella eccedente;
– strato filtrante, che trattiene le particelle di terriccio evitando così le infiltrazioni negli strati sottostanti;
– terra di coltura, ovvero terreno alleggerito che ha la funzione di accogliere le piante;
– strato di verde, ovvero la vegetazione che si è scelto di piantare.

Ulteriori informazioni: http://www.edilportale.com/

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