I GIARDINI PENSILI o PARADISI PENSILI (dal persiano PARIDASO = GIARDINO) rappresentano la seconda grande Meraviglia del Mondo Antico.
Secondo gli storici antichi BEROSSO, DIODORO SICULO e FILONE DI BISANZIO vennero costruiti a BABILONIA agli inizi del VI° sec a.C. dal re NABUCODONOSOR per compiacere la sposa AMITYS, originaria del regno di Media, amante del verde e dei monti di cui la sua terra d’origine era ricca.
Imponenti strutture ad arco sostenevano diversi strati di travi, mattoni, bitume e terra da cui cresceva una fitta vegetazione con alberi d’alto fusto.
Diodoro e Filone descrivono addirittura macchine elicoidali per il trasporto dell’acqua di irrigazione verso la sommità dei meravigliosi giardini, costruiti su ampi terrazzamenti dal basso in alto come “gradinate di un teatro”.
I Giardini Pensili di Babilonia La localizzazione dei giardini però non è concorde nei diversi storici: Berosso li pone “sopra e dentro il PALAZZO REALE” mentre Diodoro in termini più vaghi “presso l’ACROPOLI”
(intendendo forse la vicinanza a spazi sacri) e Curzio Rufo “sull’alto della ROCCA” (che può significare entrambe le cose).
Occorre dire ed è molto importante che nessuna tavoletta scritta babilonese del tempo, o mesopotamica in genere, parla di Giardini Pensili presenti a Babilonia, mentre si parla diffusamente di GIARDINI REALI ( non pensili) per altre città come NINIVE o NIMRUD. Come è possibile che gli autori babilonesi (tranne Berosso in modo marginale) ignorino una loro opera così grandiosa e che di essa ne parlino entusiasticamente soltanto storici successivi e stranieri?
Lo storico greco ERODOTO non menziona la presenza di Giardini, ma descrive minuziosamente
Nella sua trattazione però egli accenna a “terrapieni degni di essere visti” innalzati dalla mitica regina SEMIRAMIDE due secoli prima “nella pianura” per deviare le piene del fiume Eufrate. Ne potremmo desumere una fitta copertura di alberi per tenere compatte queste mirabili colline artificiali, forse a terrazzi, altrimenti minacciate dall’erosione del fiume.
Nei secoli successivi gli autori menzionano indifferentemente i Giardini Pensili di Semiramide o i Giardini Pensili di Babilonia o i Giardini Pensili di Nabucodonosor, ma oggi la maggior parte degli studiosi concorda nella localizzazione dei Giardini all’interno della città come opera di Nabucodonosor.
La città di Babilonia (dal sumerico BAB EL AN o dall’accadico BAB IL = PORTA DI DIO) era una sorta di metropoli dell’antichità ricchissima e vasta, tagliata in due dal fiume Eufrate, con strade a maglia ortogonale, circondata da mura imponenti in duplice o triplice fila (a loro volta menzionate come MERAVIGLIA).
Le sue alterne vicende storiche si concludono con la sua conquista e distruzione da parte dei Persiani di re CIRO nel 539 a.C. Furono probabilmente gli invasori Persiani a distruggere i Giardini Pensili che non furono mai più ricostruiti, ma di cui vennero tramandati ricordi e descrizioni sempre più ammirate nei secoli successivi fino ad oggi. Babilonia rimase comunque importante fino alla conquista di ALESSANDRO MAGNO che la elesse propria città di residenza fino alla sua morte nel 323 a.C…https://www.terzauniversita.it/