Fibre di plastica nell’acqua del rubinetto di tutto il mondo,le particelle trovate nella maggior parte dei campioni di acqua potabile, indipendentemente dalle fonti. Possono penetrare nelle cellule o attrarre patogeni, e mancano studi sulla loro pericolosità.
Con la quantità di plastica prodotta negli ultimi 60 anni – 8,3 miliardi di tonnellate: il peso di un miliardo di elefanti – e quella che abbiamo liberato in mare, era forse un po’ da ingenui pensare che fosse finita soltanto nella catena alimentare.
Puntuale, è arrivata la doccia fredda: invisibili fibre di plastica si trovano nell’acqua del rubinetto di tutto il mondo, dall’Europa all’India, dagli Stati Uniti al Libano. L’83% dei campioni di quella che è considerata acqua potabile risulta contaminato, come denuncia uno studio globale condotto da Orb Media, un’organizzazione no-profit specializzata in giornalismo d’inchiesta, che ha condiviso i risultati dell’analisi in esclusiva con il Guardian.
NEL PIATTO E NEL BICCHIERE. Se le microplastiche inquinano già la totalità di fiumi, laghi e oceani globali – si sono chiesti i ricercatori – come facciamo a pensare che non si trovino anche nell’acqua in cui beviamo? Si trattava, ora sappiamo, di una semplice illusione, e l’entità del danno è democratica, indipendentemente da latitudini e salute economica degli Stati coinvolti…….http://www.focus.it