Introduzione ai RAEE
I RAEE sono suddivisi, secondo il d.lgs. 151/2005, in domestici e professionali.
RAEE domestici: provengono da nuclei familiari o da attività similari per natura e quantità.
RAEE professionali: derivano da attività produttive e non sono assimilabili a quelli domestici.
Il decreto prevede 10 categorie di RAEE: grandi e piccoli elettrodomestici, informatica e telecomunicazioni, apparecchi di consumo, illuminazione, strumenti elettrici, giocattoli, dispositivi medici, strumenti di monitoraggio e distributori automatici.
Il DM 65/2010 (Decreto “uno contro uno”) obbliga il ritiro gratuito del vecchio RAEE in caso di acquisto di un nuovo apparecchio equivalente.
Immissione al consumo di AEE (Anno 2010)
Nel 2010 sono state immesse sul mercato 844.520 tonnellate di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) domestiche, con un incremento del 2,3% rispetto al 2009.
Le categorie principali:
Grandi elettrodomestici: 59% (497.514 tonnellate)
Apparecchi di consumo: 10,8%
Apparecchi di illuminazione: 10%
Piccoli elettrodomestici: 8,2%
Al contrario, le “lampade a scarica” e i dispositivi per lo sport hanno registrato una flessione.
Raccolta dei RAEE domestici
Nel 2010, sono state raccolte circa 254.000 tonnellate di RAEE domestici, con un incremento assoluto di circa 37.000 tonnellate rispetto al 2009.
La raccolta pro capite nazionale è salita a 4,2 kg per abitante, raggiungendo l’obiettivo previsto per il 2008, anche se con due anni di ritardo.
Nord Italia: 5,4 kg/ab (oltre 150.000 ton)
Centro Italia: 4,2 kg/ab
Sud Italia: solo 2,5 kg/ab (criticità in Calabria, Puglia e Sicilia)
Gestione dei RAEE domestici
La quantità totale gestita è di 664.000 tonnellate, di cui:
376.000 ton smaltite in discarica (56,6%)
481.000 ton di RAEE non pericolosi (72%)
183.000 ton di RAEE pericolosi (28%)
Tra i metodi di gestione:
Riciclo/recupero metalli (R4): 28,7%
Riserva temporanea (R13): 5,3%
Recupero sostanze organiche (R3): 4,3%
Recupero sostanze inorganiche (R5): 2,4%
Discarica (D1): rimane il metodo più usato
Per i rifiuti non pericolosi, il riciclo dei metalli copre il 74,5% della gestione (esclusa discarica), mentre per i pericolosi il dato sale al 76,4%.
Materiali recuperati e impianti
Dal trattamento dei RAEE sono stati recuperati:
Ferro: 123.744 ton
Plastiche: 71.944 ton
Vetro: 51.800 ton
Metalli non ferrosi: 5.756 ton
Nel 2010, 99 impianti accreditati hanno trattato circa 249.000 tonnellate (l’87% del totale gestito).
Le categorie di trattamento:
R1: Freddo e clima
R2: Grandi elettrodomestici
R3: TV e monitor
R4: Piccoli elettrodomestici
R5: Sorgenti luminose
Tre impianti sono all’estero (Austria, Germania e Svizzera), segnalando un flusso di rifiuti anche oltreconfine.
Esportazione dei RAEE
Nel 2010, l’Italia ha esportato all’estero 3.229 tonnellate di RAEE, +26,3% rispetto al 2009.
Emilia-Romagna: prima regione per export (1.904 ton)
Austria: primo paese destinatario (1.738 ton, il 54% del totale)
Germania e Cina: altri destinatari principali Il capitolo evidenzia un sistema RAEE in crescita per raccolta e gestione, ma con forti disomogeneità territoriali e dipendenza dallo smaltimento in discarica, che rimane il metodo più usato nonostante gli sforzi verso il riciclo.
Tra le sfide principali:
Potenziare la raccolta al Sud
Ridurre i conferimenti in discarica
Aumentare la capacità impiantistica nazionale
Migliorare l’efficienza del recupero dei materiali